Versare la tassa sui rifiuti (TARI)

Descrizione

Versare la tassa sui rifiuti (TARI)

TARI è l'acronimo di "Tassa Rifiuti", è la tassa comunale sui rifiuti destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

In Comune di Somma Lombardo …
Tariffe anno 2024

Si informa che con Deliberazione del Consiglio comunale del 19/04/2024 n. 18 sono state approvate le tariffe per l'anno 2024.

All’importo complessivo sarà aggiunto il 4% a titolo di Tributo Ambientale (TEFA) a favore della Provincia di Varese.

Scadenze

Per l’anno 2024 il pagamento della TARI dovrà essere effettuato in due rate:


Prima rata  31 Luglio 2024 pari al 50% del tributo dovuto


Seconda rata  02 dicembre 2024 pari al 50% del tributo dovuto


È ora possibile effettuare il pagamento tramite addebito diretto sul c/c bancario o postale. Per poter eseguire il pagamento con tale modalità, è necessario compilare il modulo sotto riportato “autorizzazione addebito permanente TARI c/c bancario o postale”. La richiesta deve essere presentata entro il 31 maggio di ciascun anno per essere valida per l’anno stesso; nel caso di domande presentate successivamente a tale data, la richiesta avrà valore dall’anno seguente. Gli avvisi di pagamento verranno inviati via mail/PEC.

 

Documentazione utile
Servizio telematico Linkmate

Cliccando sul link sottostante si potrà visualizzare direttamente la propria posizione contributiva TARI (l’annualità 2024 sarà attiva a partire da metà giugno).

L’accesso è possibile tramite SPID o CIE.

Il servizio telematico vi permetterà di stampare l’invito Tari e i modelli F24, effettuare il pagamento online tramite PAGOPA, scaricare la modulistica TARI (sezione “Elenco Servizi-Download”) nonché inviare messaggi.

È possibile effettuare il pagamento tramite addebito diretto sul c/c bancario o postale. Per poter eseguire il pagamento con tale modalità, è necessario compilare il modulo sotto riportato “autorizzazione addebito permanente TARI c/c bancario o postale”. La richiesta deve essere presentata entro il 31 maggio di ciascun anno per essere valida per l’anno stesso; nel caso di domande presentate successivamente a tale data, la richiesta avrà valore dall’anno seguente.

Clicca qui per accedere

 

Approfondimenti

Il servizio è destinato a chi possiede, occupa o detiene, a qualsiasi titolo (proprietà, usufrutto, comodato, locazione, ecc.):

  • locali (quindi tutte le strutture fissate al terreno e chiuse minimo su tre lati)
  • aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani (ad esempio aree scoperte di utenze non domestiche che utilizzano queste zone come “accessorie” all'attività svolta come quelle utilizzate per il deposito delle merci).

Sono invece escluse:

  • le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni, quali i balconi e le terrazze scoperte, i posti auto scoperti, i cortili, i giardini e i parchi
  • le aree comuni condominiali descritte nel Regio Decreto 16/03/1942, n. 262, art. 1117, Codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva, come androni, scale, ascensori, stenditoi o altri luoghi di passaggio o di utilizzo comune tra i condomini.

La tassa sui rifiuti la paga chi occupa l'immobile indipendentemente se proprietario o inquilino in affitto.

Se l'immobile è utilizzato per periodi minori o uguali a sei mesi, per questo periodo l'imposta è dovuta per intero solo dal proprietario.

L'unità di misura su cui applicare la tariffa è la superficie calpestabile, cioè i metri quadrati netti misurati al filo interno delle murature. Per le utenze domestiche la tariffa viene calcolata in base alla superficie calpestabile dell’alloggio e al numero di occupanti.

Le tariffe si determina secondo le disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica 27/04/1999, n. 158 e sono suddivise in due grandi categorie: 

  • utenze domestiche (superfici adibite a civile abitazione e pertinenze)
  • utenze non domestiche (attività commerciali e artigianali, industriali, professionali).

A sua volta ogni categoria è assoggettata alla tassazione in virtù di una tariffa, suddivisa in due parti: 

  • la quota fissa (che finanzia la parte di costi fissi del servizio di igiene urbana), calcolata sulla base del coefficiente relativo alla potenziale produzione di rifiuti connessa alla metratura dell’immobile (per le utenze domestiche) ed alla tipologia di attività per unità di superficie (per le utenze non domestiche)
  • la quota variabile (che finanzia la parte dei costi variabili del servizio di igiene urbana come le operazioni di raccolta, trasporto, trattamento, riciclo e smaltimento), calcolata sulla base del coefficiente relativo alla produzione media presuntiva (per le utenze non domestiche) ed alla quota prevista sulla base del numero dei componenti del nucleo familiare (per le utenze domestiche) (Decreto del Presidente della Repubblica 27/04/1999, n. 158, all. 1).

Eventuali maggiorazioni, riduzioni o esenzioni sono stabilite dal Regolamento comunale.

Calcolare la TARI per una utenza domestica

Si moltiplica la superficie “calpestabile” dei locali (ovvero i metri quadrati netti misurati al filo interno delle murature) per la parte fissa unitaria, e poi si aggiunge la parte variabile, stabilita in base al numero dei componenti del nucleo familiare e presenti nell'immobile oggetto del tributo.

Calcolare la TARI per una utenza non domestica

Si moltiplica la superficie “calpestabile” dei locali (ovvero i metri quadrati netti misurati al filo interno delle murature) per la parte fissa unitaria della categoria di appartenenza (classificazione in base alle categorie merceologiche definite dal Decreto del Presidente della Repubblica 27/04/1999, n. 158); al risultato si aggiunge il prodotto tra la superficie dei locali e la parte variabile della categoria di appartenenza. A tale somma occorre aggiungere un ulteriore 5% a comprendere il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene ambientale (Decreto legislativo 30/12/1992, n. 504, art. 19).

Le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani che li conferiscono al di fuori del servizio pubblico e dimostrano di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attività di recupero dei rifiuti stessi sono escluse dal versamento della componente tariffaria rapportata alla quantità dei rifiuti conferiti (Decreto legislativo 03/04/2006, n. 152, art. 238, com. 10).

La scelta delle utenze non domestiche deve essere comunicata al Comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 30 giugno di ciascun anno, con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Servizi

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